Buongiorno e bentrovato,
“Gli sprechi di produzione e quanto danneggiano la tua azienda anche se non pensi che sia così”
In questo articolo continuiamo il viaggio all’interno del mondo Kaizen e andiamo a trattare il quarto spreco aziendale, lo spreco di sovraprocesso chiamato anche “perdita di processo”.
Lo spreco di “perdita di processo” o “sovraprocesso” che cos’è?
Il sovraprocesso si verifica quando all’interno di qualsiasi processo di produzione, sia esso di prodotti o servizi ci si concentra troppo (e inutilmente) sul:
“superare lo standard richiesto dal cliente”
E questo, come hai visto per tutti gli altri sprechi, non aggiunge valore al prodotto o servizio dal punto di vista del cliente.
Si hai capito bene…
Spesso infatti succede che le aziende producono un prodotto o servizio che supera le aspettative del cliente, il quale a sua volta non è disposto a pagare una cifra aggiuntiva per caratteristiche non richieste.
Il sovraprocesso solitamente riguarda e si concentra su una caratteristica del prodotto o servizio.
Permettimi di fare un esempio pratico per farti capire molto velocemente che cosa intendo.
Pensa ad esempio ad una fabbrica che produce pezzi meccanici di precisione (quelli che vuoi tu non importa cosa).
Supponiamo che il cliente che si serve da questa azienda richieda un prodotto con una tolleranza di 0,1 millimetri.
La produzione decide di fare “le cose in grande” e produce un bellissimo pezzo con una super tolleranza di 0,01 millimetri.
Figata dirai…
“Il cliente sarà super contento perché abbiamo superato le aspettative; dunque, lo stupiremo con effetti speciali e sarà ancora più felice e contento di averci come fornitore, acquisterà sempre di più e ci farà un sacco di PR (pubbliche relazioni) con i suoi colleghi.
Stupendo! La nostra azienda sbaraglierà la concorrenza e diventeremo il leader di settore perché noi il cliente lo serviamo oltre ogni aspettativa anche quando non lo richiede!”
(pensiero del titolare dell’azienda)
Ma invece non è sempre così che funziona…
Seguimi e capirai…
(Spreco) Perché l’eccesiva cura maniacale e inseguire la perfezione può uccidere la tua azienda?
Ma cosa stai dicendo Marco, non sono d’accordo con te!
Lo so… in questo momento potresti pensare esattamente questo.
Permettimi di spiegarti perché l’eccessiva cura (non richiesta dal cliente) può portare la tua azienda ad avere dei grossi problemi.
Spesso per essere maggiormente allettanti sul mercato l’imprenditore tende a utilizzare risorse più costose del necessario.
Ad esempio, realizza più varianti di uno stesso prodotto (pensa ad un business di food, ci sono molto spesso tantissime varianti dello stesso piatto che si differenziano di pochissimo)
- Ma sono veramente tutte necessarie?
- Prova a verificare le vendite, questi piatti si vendono tutti?
- Oppure ci sono piatti che non vedranno mai la luce e che marciscono all’interno del listino?
Oltre a questo spreco l’imprenditore, sempre preso dalla voglia di stupire il cliente, può creare un prodotto o servizio con più funzioni, anche quando queste non aggiungono valore agli occhi del cliente.
Peggio ancora… quest’ultimo manco se ne accorge delle super funzioni (o super varianti di un piatto) che l’imprenditore ha pensato.
Perché secondo te succede questo?
Potresti pensare che il cliente sia brutto e cattivo e non abbia studiato il principio di reciprocità di Cialdini (probabile).
Ma la triste verità e un’altra.
Se queste super caratteristiche sono espressamente richieste dal cliente e garantiscono a te imprenditore (e a lui cliente) un ritorno paragonabile all’investimento per produrle (o sfruttarle), tutto è accettabile.
Ma se l’elaborazione eccessiva del prodotto nasce esclusivamente da una voglia di stupire dell’imprenditore e non ha origine da una richiesta ed esigenza del mercato (clienti), bene…
“Non funziona hai solamente fatto un gran lavoro per nulla”
Ti devi ricordare che è necessario sapere (qui si con cura maniacale) cosa il cliente cerca veramente, cosa lo soddisfa e lo fa riacquistare con maggiore frequenza e infine lo fidelizza.
Il mantra che ti devi imprimere a fuoco nella pelle è sempre lo stesso:
“I processi non richiesti sono fonte di spreco”
Lo spreco di sovraprocesso da dove deriva?
A questo punto ti potresti chiedere da dove nasce questo spreco.
Vediamo subito l’origine “psicologica” della perdita di processo…
Questo spreco spesso deriva da una netta incomprensione tra:
“La qualità percepita dal cliente e quella che l’imprenditore tenta di fornire”
Che significa questo?
Molto semplicemente, senza tanti giri di parole:
“Non sempre quello che sembra meglio al titolare di un business è anche meglio per il cliente”
Come vedi entriamo nel campo psicologico di capire che cosa vuole veramente il cliente, cosa lo soddisfa, cosa lo “eccita”, cosa lo fa ritornare a riacquistare.
Voglio ora chiarire un concetto molto importante.
Non ti sto dicendo che i tuoi prodotti o servizi devono essere:
- Di scarsa qualità
- Realizzati male
- Fatti con materie prime di bassa lega
Tutto quello che produci siano essi prodotti fisici (spazzole, borse, stendini, pizze, panini ecc…) o servizi (consulenze, stesura libri, manuali ecc…) devono essere sempre:
“Il top di gamma del settore” (o tendere a questo)
Perché nel 2022 la prima caratteristica per entrare nel mondo imprenditoriale è avere prodotti di qualità che soddisfano pienamente il cliente.
Questa, ricorda bene, è la base fondamentale per non essere spazzati via dalla agguerrita concorrenza.
Devi però capire, come in un sottile gioco strategico, che cosa il tuo cliente tipo (buyer persona te ne ho parlato in un articolo precedente) vuole.
E come fai a capirlo? (anticipo la tua giusta domanda)
L’unico modo, il solo, l’infallibile antidoto è:
“La ricerca di mercato nel tuo settore di appartenenza”
Devi riuscire a capire questo dai tuoi clienti (sì anche chiedendoglielo), ad esempio tramite
- Sondaggi (nei social e fisicamente in azienda quando entrano)
- Test (nei social e fisicamente in azienda quando entrano)
- Contest (nei social e fisicamente in azienda quando entrano)
La morale è:
“Coinvolgi il più possibile il tuo cliente tipo, rendilo partecipe alla vita della tua azienda”
Esempio, devi inserire un nuovo piatto nel menù?
Tramite un sondaggio verifica il gradimento tra i tuoi clienti, ASCOLTALI, dopo tutto sono quelle persone che ti permettono di vivere, andare in vacanza, comprarti l’auto nuova ecc…
Perfeziona il prodotto partendo dalle richieste dei clienti invece che solamente dalle tue idee o dalle idee delle persone interne alla tua azienda.
In estrema sintesi:
“Ascolta il mercato, dagli quello che vuole”
Oltre ad una componente psicologica, lo spreco di perdita di processo si verifica anche per la mancanza di definizione di uno standard aziendale legato ai requisiti richiesti dal cliente.
Questi standard vanno sempre ricercati e calibrati fino a raggiungere la perfezione e, indovina un po’…
Inseriti nel Manuale Operativo.
Spreco di sovraprocesso e i terribili effetti sulla tua azienda
In chiusura di questo articolo voglio farti presente gli effetti negativi di questo spreco sulla tua azienda.
La perdita di processo per la tua azienda è un danno sia economico che produttivo e genera altri sprechi (ad esempio, piccolo spoiler, lo spreco “scorta”).
Un danno economico perché erode i tuoi margini di guadagno (hai più spese), e produttivo perché le risorse impegnate a realizzare ad esempio molte varianti di un prodotto o servizio non producono magari un altro prodotto o servizio utile al tuo cliente da mettere a catalogo e vendere.
Se nella tua azienda è presente questo spreco i rischi a cui andrai in contro sono di accrescere i seguenti costi:
- Costo del personale
- Costo dei macchinari impegnati nella produzione
- Costo dei materiali impiegati
- Costo per usura delle attrezzature
- Spreco di opportunità di NON lavorare altri prodotti e servizi
Questi costi possono raggiungere somme veramente rilevanti che incidono sul tuo bilancio aziendale.
Spesso sono nascosti dietro il lavoro che qualitativamente risulta ineccepibile per l’azienda ma poco utile per il cliente.
Serve un occhio attento per individuare questi piccoli ma costanti sprechi, un occhio esperto e abituato (anche dall’esperienza) a vedere dove gli altri non vedono.
L’obiettivo di questo articolo è sempre quello di darti pochi ma utili consigli, in maniera che tu possa applicarli fin da subito e apportare un miglioramento al tuo lavoro.
Anche per oggi è tutto! Ai prossimi articoli, il viaggio continua.
Ti saluto con questa domanda:
“Hai ben valutato se a listino hai prodotti o servizi che creano sovraprocesso aziendale?”
“Il miglioramento è sempre possibile, se lo vuoi”
Marco Sinceri
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