Novembre 4, 2022

Organizzazione aziendale da incubo? Nemmeno Cannavacciuolo ti potrà salvare… scoprilo qui

Organizzazione aziendale da incubo Nemmeno Cannavacciuolo ti potrà salvare scoprilo qui

Buongiorno e bentrovato,

in questa nuova puntata settimanale torniamo a parlare dello Store Manager e di quanto fondamentale sia averne uno, all’interno dello store, preparato e capace.

In particolare, ti voglio parlare dell’ultima competenza che tu devi richiedere SEMPRE al tuo Store Manager e soprattutto devi VERIFICARE che ne sia in possesso.

(Per questo il consiglio è sempre di partire, a livello contrattuale, con un periodo di prova di 6 mesi per capire se tutto quello raccontato nel colloquio sia veritiero).

Prima di entrare nel vivo di quest’ultima competenza ti elenco tutte le competenze (principali) già analizzate che puoi trovare negli articoli precedenti del blog.

Eccole:
Marketing.
Tecniche di vendita.
Gestione delle risorse umane.
Contabilità.

A tutte queste conoscenze (almeno di base) va aggiunta l’ultima che andiamo a sviscerare in questo articolo.

Questa competenza è molto importante e sotto certi punti di vista raccoglie al suo interno tutte le precedenti.

 

Qual è questa importante conoscenza?

Sto parlando della conoscenza di come si lavora all’interno di un’azienda, come la si controlla e la si manda avanti, dunque in poche parole l’organizzazione aziendale.

Come hai letto il titolo di questo articolo è provocatorio…

Perché ti dico questo?

Solitamente, soprattutto nel mondo food, si tende sempre a guardare e ammirare i grandi chef stellati che riescono ad avere sempre ristoranti pieni, gente disposta a pagare una pizza 30 euro o più ecc…

Proprio su quest’onda di pensiero sono nate molte trasmissioni televisive che hanno come protagonista uno chef stellato che insegna ai vari ristoratori come impostare un menù ricercato, come servire i clienti ecc…

Giorni fa girovagando per internet mi sono imbattuto in un interessante articolo che parlava proprio dell’utilità di queste trasmissioni, in particolare si prendeva in esame il buon Antonino Cannavacciuolo e il programma Cucine da incubo.

Si ragionava (nell’articolo) su questo concetto…

Basta solo fare una ramanzina allo staff, alleggerire il menù e dare una rinfrescata all’arredamento per trasformare una cucina da incubo in un ristorante da ghiottoni?

Probabilmente senza pensare molto alla risposta ti verrebbe da dire “Si certo è già sufficiente fare queste cose”. Dopo tutto mettiamo in riga il personale, ritocchiamo il menù e infine cambiamo qualche arredo e siamo pronti per iniziare a fatturare.

Non manca nulla, giusto?

E invece no!

 

Che fine hanno fatto tutti i ristoranti visitati da Cannavacciuolo?

foto cannavacciuolo coltelli piccola

 

Come ti dicevo poco fa mi sono letto con curiosità l’articolo (vuoi anche per deformazione professionale) e sono rimasto veramente sorpreso.

Infatti, nel periodo 2013-2019 sono stati visitati 62 attività di ristorazione dove, il simpatico e bravissimo Cannavacciuolo a suon di sberle entrava nel locale e cambiava il menù (o perfezionava i piatti) distribuiva frustate al personale come un domatore di leoni al circo e infine rinfrescava l’arredo del locale.

La trasmissione finiva con l’inaugurazione del “nuovo” locale tutti erano felici e contenti pronti a fatturare senza sosta!

Vuoi sapere invece come sono andate le sorti dei vari locali visitati?

Ti risparmio di andare a cercare l’articolo e non posso nemmeno postartelo qui…

(Perché ho avuto la brillante idea di non salvarlo!)

Comunque sia i risultati sono stati questi:

“Su 62 ristoranti visitati 23 hanno chiuso i battenti per sempre, in più, a questi 23 si devono aggiungere circa 10-12 ristoranti che sono ancora aperti ma continuano ad avere cattive recensioni sui vari siti online”

Dunque, se la matematica non è un’opinione, con 33-35 attività dall’esito negativo su 62 totali, possiamo affermare con certezza che poco meno della metà delle attività visitate da Cannavacciuolo sono riuscite concretamente a salvare il loro business nel settore ristorativo.

Domanda:

Ma è colpa di Cannavacciuolo che non è bravo ecc…?

Risposta breve:
NO! Cannavacciuolo è un grande chef e non c’entra nulla con il fatto che poco meno della metà dei ristoranti che ha visitato sono saltati come i petardi a fine anno.

All’interno di quei ristoranti sicuramente c’erano altri problemi… anzi c’era un grosso problema (che li racchiude tutti)

La mancanza di “organizzazione aziendale

 

Che cosa si intende per organizzazione aziendale?

Come prassi consolidata voglio che tu capisca bene che cosa si intende per organizzazione aziendale, perché in questa maniera riuscirai a trarre vantaggio dalla lettura di questo articolo.

Pronti? Partenza, via!

L’organizzazione aziendale è un insieme di processi messi in atto per predisporre, allestire le risorse (umane, fisiche, informative e altre ancora) in una conformazione strutturata, al fine di portare avanti i piani e realizzare gli obiettivi dell’impresa.

Cerco di renderti le cose più semplici possibili…

Predisporre significa preparare accuratamente in vista di uno scopo, qual è lo scopo? Un ristorante (o altra attività il discorso non cambia, i principi rimangono inalterati) che sia:
• Organizzato.
• Che attiri clienti e li fidelizzi.
• Che sforni succulenti piatti che creino dipendenza.
• Che faccia vivere al cliente una user experience memorabile.

Allestire significa formare e preparare tutto il personale perché ognuno sappia eseguire ad occhi chiusi la mansione assegnata, avere lo store organizzato in ogni suo punto, ad esempio, arredi contestualizzati al posizionamento scelto, avere dei buoni materiali di marketing che attirino il cliente e lo invogliano a tornare.

Conformazione strutturata significa che tutti i ruoli in azienda siano chiari e stabiliti e soprattutto conosciuti da chi li deve mettere in pratica. Praticamente devi pensare alla tua azienda come ad una squadra di calcio. Devi dunque impostare l’assetto tattico della tua squadra, il modulo con cui affrontare gli avversari (competitor e clienti). E soprattutto devi essere pronto a fare delle piccole variazioni allo “schema” quando si presentano problemi o le esigenze del tuo mercato (target a cui ti rivolgi) cambia o si modifica.

Questa organizzazione aziendale va da sé che devi impostarla tu (proprietario del business) e successivamente delegarla (ma mantenendo comunque un controllo attivo) allo Store Manager.

In pratica tu sei il presidente della squadra, lo Store Manager è l’allenatore, i dipendenti sono i giocatori che vanno in campo.

 

A cosa serve l’organizzazione aziendale?

Da quanto detto finora emerge senza ombra di dubbio un concetto base fondamentale:

“L’organizzazione aziendale è un processo che va messo in atto da TE titolare del business in stretta collaborazione con il TUO Store Manager”

Questo processo implica, sia da parte dello Store Manager che tuo come titolare del business, di “governare” una serie di skill che se non possiedi vanno apprese, o devi farti aiutare da un professionista capace che sappia individuare:
• Problemi presenti nel tuo business model.
• Mancanze del personale.
• Errata gestione della comunicazione fra reparti e dipendenti.
• Personale inserito in mansioni che non gli competono (inserire una persona come venditore di sala… ops pardon cameriere di sala che sia introverso e fatichi a dire buongiorno non è un buon affare).
• Store Manager inadeguato al ruolo (e si… succede anche questo).
• E molto altro…

Dunque, una volta stabilite le regole base devi assicurarti che il tuo Store Manager le abbia, prima di tutto condivise, poi capite, e in ultima fase le sappia mettere in pratica sul campo.

E questo è il tasto dolente…

Infatti, uno Store Manager deve necessariamente essere in grado di tradurre in pratica le regole e soprattutto deve farle rispettare dal personale.

Altrimenti guarda che può succedere all’interno del tuo ristorante…

foto recensioni negative

In maniera molto semplice e diretta senza tanti giri di parole l’organizzazione all’interno di qualsiasi business (e dunque anche del tuo che leggi) serve per:
1. Far prosperare la tua azienda.
2. Permetterle di crescere nel tempo e di generare utili.
3. Resistere e superare i cambiamenti del tuo mercato di riferimento.
4. Duplicare la tua azienda (aprire più sedi).

In tutti questi processi il tuo alleato è lo Store Manager, che deve essere considerato alla stessa stregua di un tuo socio.

Pensa allo Store Manager come al tuo socio operativo sul campo, i tuoi occhi quando tu non puoi essere in azienda (pensa a quando avrai più sedi? Come fai ad essere dappertutto?).

Sintetizzando:
Store Manager = braccio destro del titolare

 

Organizzazione aziendale, cosa fa lo Store Manager?

Lo Store Manager, infatti, ha il compito di:

Organizzare le attività produttive.
Uno Store Manager organizza i turni in negozio, gestisce le richieste di ferie e le malattie dei dipendenti. Si assicura che ci sia abbastanza personale presente in negozio durante gli orari di apertura per riuscire a soddisfare ogni richiesta da parte della clientela. Nei negozi più grandi, suddivisi per reparti, lo Store manager ha il compito di verificare che ogni reparto funzioni regolarmente.

• Supervisionare il punto vendita.
Lo Store Manager garantisce che le attività di vendita e assistenza al cliente si svolgano senza intoppi e problematiche. Deve anche controllare che il negozio sia sempre in ordine e pulito e che l’esposizione della merce avvenga secondo le direttive aziendali.

Formare e gestire il team di lavoro.
È compito dello Store Manager formare le risorse e costruire il team di lavoro. Ha dunque la responsabilità di individuare le persone più adatte a svolgere una determinata attività e inserirle nel team. Per facilitare il normale svolgimento del lavoro, può anche organizzare riunioni periodiche o attività di team building per motivare i dipendenti. Deve intervenire in caso di incomprensioni o problemi e risolvere ogni situazione che potrebbe gravare sul normale svolgimento delle attività lavorative.

Gestire il magazzino, gli ordini e i fornitori.
Ancora, lo Store Manager si occupa di controllare che la merce sia sempre disponibile a magazzino. Contatta i fornitori ed effettua gli ordini necessari su segnalazione degli addetti alla vendita. Periodicamente, si occupa di fare l’inventario del negozio avvalendosi dell’aiuto degli assistenti (comunque supervisiona ogni passaggio nel caso non lo faccia direttamente lui).

Gestire a livello economico lo store.
Lo Store Manager ha la responsabilità di raggiungere il budget fissato dall’azienda. Deve quindi realizzare dei report, indicando l’andamento delle vendite in modo da poter attuare delle misure correttive, se necessarie. Solitamente deve rispettare un budget giornaliero, settimanale o mensile, facendo dei confronti con le stesse giornate o periodi dell’anno precedente.

Marketing e promozioni.
Definire strategie di marketing in accordo e collaborazione con te (titolare del business), occuparsi anche di attuare promozioni o altre strategie di vendita e fidelizzazione per aumentare la redditività del punto vendita e costruire un rapporto di fiducia con i clienti affezionati.

Questi sono alcune funzioni, le principali, che il tuo Store Manager deve saper mettere in pratica per esserti veramente di aiuto nella gestione e organizzazione aziendale.

Molti spunti e approfondimenti li puoi trovare negli articoli precedenti presenti nel blog che trattano il tema Store Manager.

Qui mi piaceva darti solo l’idea del complesso mondo che esiste dietro alla figura dello Store Manager.

 

Come migliorare l’organizzazione aziendale?

A questo punto spero tu abbia compreso quanto importante e strategico sia avere uno Store Manager preparato e competente su tutti questi punti.

Questa figura è ESSENZIALE per la crescita della tua attività e devi fare di tutto per poter formare una persona che incarni e racchiuda in sé tutte queste competenze.

Il mio consiglio (per esperienza personale) è quello di far formare il tuo Store Manager da un altro Store Manager che abbia avuto successo…

E mi dirai, e dove lo trovo?

Se continui a leggere a fine articolo scoprirai che è possibile trovare questa figura mitologica!

Comunque, tornando a noi e rispondendo alla domanda di questo paragrafo, il solo modo per migliorare l’organizzazione della tua azienda è quello di puntare a incrementare e sviluppare nel tempo le competenze del tuo Store Manager.

Voglio darti come linea guida 3 competenze su cui devi puntare:

Competenze tecniche.
Uno Store Manager (anche il tuo si!) deve conoscere le basi della gestione di un progetto per poter assegnare le mansioni ai dipendenti, pianificare il budget e gestire tutte le attività. Deve essere in grado di sviluppare strategie di marketing e promozione, analizzare i dati e misurare i risultati ottenuti, mettendo in atto azioni specifiche per raggiungere gli obiettivi di fatturato. Inoltre, è utile che abbia una conoscenza dei principali canali di marketing e promozione, come social media e newsletter, e che possa supportare un eventuale esperto esterno nella realizzazione di contenuti specifici per questi canali.
Infine, deve avere un’ottima conoscenza di excel e dei software per la gestione del magazzino e per la contabilità e… magari conoscere le lingue (o almeno l’inglese).

Competenze organizzative.
Lo Store Manager deve essere in grado di pianificare le attività decise con il titolare, suddividere il lavoro tra i vari collaboratori e dipendenti. Inoltre, deve sapere gestire le priorità (riconoscere le vere urgenze e i tempi per svolgerle), dosare le risorse (per mantenere un livello di concentrazione e produttività elevato durante le attività lavorative), saper fare team working (spirito di collaborazione con i colleghi). Infine, deve avere delle doti di coaching (capacità di trasmettere agli altri le proprie competenze organizzative).

Competenze relazionali.
È fondamentale per chi vuole intraprendere una carriera nel settore retail riuscire a comunicare efficacemente e bene. Lo Store Manager deve essere una persona carismatica, che abbia sviluppato in lui il senso di leadership e sia in grado di farsi rispettare dai colleghi. Insomma, deve diventare un vero e proprio faro per tutto lo staff.

 

A cosa serve l’organigramma aziendale?

foto organigramma aziendale

Per chiudere ti voglio regalare una piccola chicca che può sicuramente facilitare la tua organizzazione aziendale.

Ti sto parlando di un documento imprescindibile (in ogni azienda), che rappresenta su carta la struttura organizzativa di un’impresa, cioè l’insieme delle scelte attraverso le quali il lavoro è diviso, strutturato, ordinato e coordinato all’interno del tuo business.

In questo documento ogni singolo addetto può vedere dove è collocato all’interno dell’azienda e con quali figure si deve interfacciare sia prima della sua mansione sia dopo.

“L’organigramma aziendale rappresenta lo scheletro di un’impresa”

Un buon organigramma studiato bene e messo su carta in maniera precisa agevola il lavoro di tutto lo staff e facilità l’inserimento di una nuova risorsa all’interno del tuo business.

Questo documento unito al Manuale Operativo permette ad ogni figura di sapere esattamente cosa, come e quando va eseguita una mansione riducendo drasticamente gli errori e velocizzando i nuovi inserimenti in organico.

E per chiudere… (veramente questa volta!)

“Se vuoi sfuggire alle ire di Cannavacciuolo e alle sue poderose manate il consiglio è quello di formare continuamente il tuo Store Manager e vederlo come il tuo migliore amico”

Come sempre l’obiettivo di questi articoli è sempre quello di darti pochi ma utili consigli, in maniera che tu possa applicarli fin da subito e apportare un miglioramento al tuo lavoro o decidere di affidarti (per mancanza di tempo o sicurezza di risultato) ad un professionista che svolge questa attività da anni.

Anche per oggi è tutto! Ai prossimi articoli, il viaggio continua.

Ti saluto con questa domanda:
“Visto la complessità e il tempo necessario alla formazione del tuo Store Manager hai tempo in azienda di seguirlo?”

“Il miglioramento è sempre possibile, se lo vuoi”

Marco Sinceri
#StoreManagerUniversity #StoreManager

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