Buongiorno!
In questo post continuiamo il nostro viaggio all’interno del mondo Kaizen e affrontiamo il 2° spreco chiamato “tempo” (o attesa).
Lo spreco di tempo si verifica quando un processo si interrompe, o rallenta in seguito alla mancanza di materiale, informazioni o forza lavoro.
Praticamente è l’atto di “non fare nulla” o “lavorare lentamente” in attesa che si completi una fase precedente del processo o arrivi il materiale richiesto.
Lo spreco tempo non è necessario al processo produttivo, non porta valore al cliente è deleterio per lui e per l’azienda.
Esempio di spreco “tempo” giusto per scendere nel pratico
Ecco l’esempio nel mondo “food”, dove lo spreco tempo calza a pennello in due fasi importanti:
- La presa d’ordine (tempo intercorso da quando il cliente si siede a quando l’operatore prende l’ordine)
- Il servizio (tempo intercorso da quando l’operatore prende l’ordine a quando il cliente riceve tutto)
Due amici si trovano in paninoteca e ordinano hamburger e birra.
Una volta seduti iniziano a discutere del più e del meno e si accorgono che dopo 15 minuti nessuno è ancora venuto a prendere l’ordine… sollecitano l’operatore e finalmente, in preda alla fame, riescono ad ordinare (2 panini e 2 birre).
Una volta preso l’ordine l’operatore, senza informare dei tempi di attesa, invia la comanda in cucina.
Continuano a parlare, il tempo passa… e dopo 35 minuti non sono arrivate né birre né panini.
Non occorre nemmeno finire l’esempio giusto?
Perché lo spreco “tempo” è così deleterio per il tuo business
Il tempo costituisce uno spreco importante, deleterio per il cliente perché ovviamente si innervosisce e non farà buona pubblicità al locale.
Ma è deleterio anche per l’azienda che, perde clienti, rallenta la produzione creando “ingorghi” in cucina, stress per cuochi e personale di sala che deve correre per i tavoli.
La pillola che devi fare tua è: “Per ridurre le attese occorre bilanciare le attività di lavoro al meglio (esempio attivare un aiuto in cucina/sala), standardizzare il lavoro o introdurre automazioni (dove possibile)”.
A te è mai capitato una cosa simile?
“Il miglioramento è sempre possibile, se lo vuoi”
Marco Sinceri
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