Ottobre 1, 2022

Sei pronto a scoprire il 2° spreco aziendale?

Sei pronto per scoprire il 2° spreco aziendale

Buongiorno!

In questo post continuiamo il nostro viaggio all’interno del mondo Kaizen e affrontiamo il 2° spreco chiamato “tempo” (o attesa).

Lo spreco di tempo si verifica quando un processo si interrompe, o rallenta in seguito alla mancanza di materiale, informazioni o forza lavoro.

Praticamente è l’atto di “non fare nulla” o “lavorare lentamente” in attesa che si completi una fase precedente del processo o arrivi il materiale richiesto.

Lo spreco tempo non è necessario al processo produttivo, non porta valore al cliente è deleterio per lui e per l’azienda.

Esempio di spreco “tempo” giusto per scendere nel pratico

Ecco l’esempio nel mondo “food”, dove lo spreco tempo calza a pennello in due fasi importanti:

  1. La presa d’ordine (tempo intercorso da quando il cliente si siede a quando l’operatore prende l’ordine)
  2. Il servizio (tempo intercorso da quando l’operatore prende l’ordine a quando il cliente riceve tutto)

Due amici si trovano in paninoteca e ordinano hamburger e birra.

Una volta seduti iniziano a discutere del più e del meno e si accorgono che dopo 15 minuti nessuno è ancora venuto a prendere l’ordine… sollecitano l’operatore e finalmente, in preda alla fame, riescono ad ordinare (2 panini e 2 birre).

Una volta preso l’ordine l’operatore, senza informare dei tempi di attesa, invia la comanda in cucina.

Continuano a parlare, il tempo passa… e dopo 35 minuti non sono arrivate né birre né panini.

Non occorre nemmeno finire l’esempio giusto?

Perché lo spreco “tempo” è così deleterio per il tuo business

Perché lo spreco tempo è così deleterio per il tuo business

Il tempo costituisce uno spreco importante, deleterio per il cliente perché ovviamente si innervosisce e non farà buona pubblicità al locale.

Ma è deleterio anche per l’azienda che, perde clienti, rallenta la produzione creando “ingorghi” in cucina, stress per cuochi e personale di sala che deve correre per i tavoli.

La pillola che devi fare tua è: “Per ridurre le attese occorre bilanciare le attività di lavoro al meglio (esempio attivare un aiuto in cucina/sala), standardizzare il lavoro o introdurre automazioni (dove possibile)”.

A te è mai capitato una cosa simile?

“Il miglioramento è sempre possibile, se lo vuoi”

Marco Sinceri

#MisterKaizen #Zerosprechi #Miglioramentocontinuo #AnalisiKaizen

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