Ottobre 1, 2022

Sei pronto per capire il significato di Kaizen?

Sei pronto per capire il significato di Kaizen

Venerdì 26 agosto 2022…

Roma, il caldo picchia ancora forte e mi scuote esattamente come un pugno in pieno volto portato dal buon vecchio “Iron Mike”, meglio conosciuto come Mike Tyson.

Sento scorrere l’emozione nelle dita mentre schiaccio con forza i pulsanti della tastiera del mio povero pc.

Questo sarà il primo post della mia nuova pagina, una nuova avventura sta prendendo forma e i miei sogni si stanno avverando.

Finalmente, era ora!

Sognavo questo momento da un po’ di tempo ma, come ti sarà capitato anche a te che stai leggendo, la vita è un enorme mistero e per realizzare i propri desideri occorre resilienza e tanta “cazzimma” (in senso positivo) come si dice nel paese che ha inventato la pizza.

Ma veniamo al punto e tralasciamo i sentimentalismi.

Iniziamo col “Kaizen”…

Tranquillo non è un’offesa! (Anche perché non sarebbe un gran bell’inizio).

Ti sarà sicuramente capitato di sentire questa parola associata magari ad “analisi”, dunque, prima di scendere nei particolari voglio spiegartene brevemente il significato.

E chi meglio di “Mister Kaizen” (soprannome dato dai miei clienti) può spiegarlo?

Kaizen è la composizione di due termini giapponesi KAI (cambiare) e ZEN (meglio).

Dunque, tradotto in italiano corrente, significa cambiare in meglio o anche miglioramento continuo.

Questo termine è stato coniato nel 1986 per descrivere la filosofia di business che supportava i successi dell’industria nipponica negli anni ’80 con particolare riferimento alla Toyota, tanto da rappresentare il sinonimo di Toyotismo (ecco dove forse hai sentito anche il termine kaizen).

Personalmente mi piace tradurlo con la frase “L’atto di cogliere le opportunità di miglioramento” che sono sempre possibili all’interno di qualsiasi business o organizzazione al fine di aumentare la produttività e l’efficienza interna e di conseguenza migliorare il servizio verso i clienti finali.

Una peculiarità della parola “Kaizen”, che devi segnarti è quella che questo miglioramento deve essere costante e senza fine.

Della serie “non si finisce mai di imparare e dunque di migliorare”.

Ricordi d’infanzia, è successo anche a te?

Mi ricordo, a questo proposito, che da piccolo sentivo sempre questa frase dai miei genitori, e tu? Posso scommettere 1€ (mi voglio proprio rovinare!) che anche a te qualcuno l’ha detta:

È… caro <inserisci qui il tuo nome> devi sapere che non si finisce mai di imparare!

Al tempo la mia reazione era quella di alzare gli occhi al cielo e rispondere a voce alta

“Si si certo certo” il resto (che non ti riporto per evitare il ban del Sig. Zuckerberg) lo lascio immaginare a te…

Invece la saggezza, giunta con l’esperienza e la pratica costante, mi fa apprezzare sempre di più questa frase e oramai non posso che essere d’accordo con i miei genitori.

Ma veniamo al consiglio che ti devi portare a casa e tenere stretto.

Qual è la vision della Kaizen?

Qual è la vision della Kaizen

La vision della strategia Kaizen è quella del rinnovamento a piccoli passi, da farsi giorno dopo giorno, con continuità e costanza.

Questo modo di intendere è in radicale contrapposizione con i concetti di innovazione e rivoluzione tipicamente occidentali (il famoso “tutto e subito”).

La base del rinnovamento deve essere quella di incoraggiare ogni persona ad apportare ogni giorno piccoli cambiamenti il cui effetto complessivo diventa un processo di selezione e miglioramento personale e dell’intera azienda.

Se ti focalizzi su obiettivi troppo difficili da raggiungere rischierai difronte alle prime inevitabili difficoltà di farti annientare e radere al suolo dalla demotivazione che ti porterà a rinviare in continuazione il da farsi, fino a quando indovina un po’ deciderai di mollare.

I piccoli miglioramenti invece sono credibili e quindi raggiungibili.

In più infondono un senso di sicurezza, di certezza, di forza e vigore.

Dunque, qualunque sia l’obiettivo che ti sei proposto e intendi raggiungere ti consiglio di scomporlo in tanti piccoli obiettivi e vedrai che ti convincerai che così sarà realizzabile e resterai motivato a fare azione tutti i santi giorni.

In pratica, è come se migliorassi senza neppure accorgertene!

L’eccellenza è un’abitudine, non un’azione. Ha bisogno di pratica e perseveranza.

 

Mi farebbe piacere sapere un tuo parere a proposito, se ti va condividilo qui sotto sarà sicuramente utile a tutti per crescere.

 

Ti saluto con il mio motto “Il miglioramento è sempre possibile se lo vuoi”.

Marco Sinceri

#MisterKaizen #Zerosprechi #Miglioramentocontinuo #AnalisiKaizen

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