Buongiorno!
Oggi parliamo degli sprechi e dunque di analisi Kaizen.
Sei pronto a scoprire perché la “sovrapproduzione” (1° spreco) rappresenta la peggior forma di spreco?
La sovrapproduzione è la produzione anticipata o in quantità superiore rispetto alla richiesta del cliente.
Esempio:
Il Sig. Rossi titolare di un piccolo bar, specializzato in “solo prodotti freschi” deve preparare i tramezzini per la pausa pranzo.
Manda il garzone a far spesa senza dargli indicazioni delle quantità di materie prime da acquistare (pane, salumi, salse etc.).
Il ragazzo per non sbagliare, e sentirsi rimproverare, acquista pane, salumi e salse in abbondanza.
Al suo ritorno si mette al lavoro e prepara i tramezzini, su consiglio del Sig. Rossi, prepara 10 tramezzini per tipo per un totale di 5 tipologie in tutto 50 tramezzini.
Il Sig. Rossi, in barba alle sue previsioni, riesce a venderne solo 20.
I restanti, è costretto a svenderli in giornata (se riesce) o buttarli perdendo soldi.
Questo esempio ingloba i concetti di “produzione anticipata” e di “quantità superiore alla richiesta”.
Qual è la pillola da imparare?
La pillola che devi fare tua è: “La sovrapproduzione ostacola la produzione di altri prodotti necessari”.
Ritornando all’esempio del bar, il garzone impegnato a farcire i tramezzini non ha magari prodotto panini o piadine.
Ricorda… le “risorse” di un’azienda non sono mai infinite.
Inoltre, i prodotti “sovraprodotti” (scusa il gioco di parole) finiscono per diventare scorte e/o obsoleti (nel caso dei tramezzini da buttare proprio), creando altro spreco.
Per questo la sovrapproduzione è la peggior forma di spreco in quanto, a catena, provoca altri sprechi.
L’optimum è “produrre solo ciò che il cliente vuole e quando lo richiede”.
Questo è possibile farlo pianificando correttamente la produzione, in modo da calcolare la quantità precisa di prodotti da produrre in base agli ordini ricevuti (statistiche di vendita), garantendo così una produzione snella.
Tu, ti sei mai trovato in una situazione simile?
“Il miglioramento è sempre possibile, se lo vuoi”
Marco Sinceri
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